
Mercatini ecosostenibili? Da oggi c’è un vademecum!
Vuoi organizzare un mercatino attento all’ambiente e alle persone? Da oggi puoi contare su uno strumento pensato proprio per questo: il Vademecum per Mercatini Ecosostenibili, un documento pratico, chiaro e ricco di consigli per rendere ogni mercatino non solo un’occasione di scambio e socialità, ma anche un evento sostenibile a 360°.
Ecco alcune delle buone pratiche suggerite:
- Mobilità sostenibile: promozione dell’uso di mezzi pubblici, bike e car sharing, sconti per chi arriva in modo ecologico.
- Location e consumi: attenzione all’efficienza energetica, all’accessibilità e all’uso di energia da fonti rinnovabili.
- Catering consapevole: prodotti biologici, locali, di stagione, attenzione agli sprechi alimentari e alle monoporzioni.
- Gestione rifiuti: raccolta differenziata, stoviglie riutilizzabili, materiali compostabili, contenitori e cartellonistica informativa.
- Accessibilità: eventi davvero per tuttə, con aree baby friendly e servizi accessibili a persone con disabilità.
- Comunicazione trasparente: raccontare le scelte sostenibili fatte è parte della sostenibilità stessa.
Vuoi scoprire tutte le linee guida?
📥 Scarica il Vademecum completo qui
👉 Il Vademecum per realizzare mercatini ecosostenibili è realizzato da Fare Eco con il supporto di Fondazione Ecosistemi all’interno del progetto Eco Ecologicamente Culturali
Per avere informazioni, suggerimenti, per condividere buone pratiche o se vuoi avere una consulenza personalizzata per il tuo evento, scrivici a: scrivi@fareeco.it
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La prima stoviglioteca di Reggio Calabria
Cosa è una STOVIGLIOTECA?
Un servizio di cui non sai ancora di averne bisogno, ma cambierai idea!
Che stoviglie uso per i miei eventi?
Quante volte ti è capitato di fare un evento con pranzo o cena al lavoro o nella tua associazione e di dover acquistare stoviglie usa e getta? Ci sono quelle realizzate in materiali naturali e compostabili, è vero, ma sono pur sempre un oggetto che diventerà uno scarto.
Come si può evitare questo spreco di soldi e di risorse?
Con una stoviglioteca!
“Le stoviglioteche sono come biblioteche di stoviglie: fanno prestito gratuito (al limite con cauzione o chiedendo di tesserarsi all’associazione, o con offerta libera all’associazione), di piatti, bicchieri, posate, tutte rigorosamente lavabili. Le stoviglioteche sono portate avanti da associazioni, comuni, centri sociali, ma anche dai privati.”
Dal sito famiglie-rifiutizero.blogspot.com
Come funziona?
Si possono richiedere in prestito delle stoviglie, riutilizzabili, piatti, bicchieri e posate, ecc. semplicemente contattando la stoviglioteca dell’ass. Fare Eco e concordando le modalità di ritiro. Il prestito della nostra stoviglioteca è gratuito, effettuato chiedendo di tesserarsi all’associazione, e/o con offerta libera all’associazione, necessaria per sostenere l’acquisto di nuove stoviglie tutte rigorosamente lavabili.
Perché conviene la stoviglioteca?
Acquistare usa e getta sembra più semplice, ma ecco perché la stoviglioteca è meglio:
- dai un contributo all’ambiente senza spendere un soldo
- entri a fare parte di una comunità che è più divertente del supermercato
- sostieni un’associazione locale con soli 15 euro l’anno
- fai una bellissima figura con le persone che partecipano al tuo evento
- avrai un argomento di conversazione originale e farai felici altre persone consigliando di usarla a loro volta.
Come ottenere le stoviglie?
Se vuoi usare il kit basta contattarci alla e-mail: scrivi@fareeco.it . Ci accorderemo per il ritiro e poi per la consegna. Prima di ritirare il kit ti chiediamo di compilare un modulo con i tuoi dati e/o quelli della tua associazione e altre semplici informazioni.
Come funziona il prestito?
Il kit viene dato con prestito gratuito a chi ne fa richiesta, a seconda della disponibilità. Per usufruire di questo servizio associativo è necessario associarsi con il tesseramento e pagamento della quota sociale annuale di 15,00 euro.
Alla restituzione dei materiali (lavati e asciutti), si procede ad un controllo e alla firma per avvenuta restituzione, così da mettere nuovamente a disposizione il kit per chiunque ne voglia fare richiesta. Il prestito dura massimo una settimana.
Vuoi avere maggiori informazioni?
Consulta il Regolamento online oppure in sede alla Fare Ecoteca Non si jetta nenti, in Via del Gelsomino 12, 89128 Reggio Calabria.
Ci trovi tutti i giovedì, dalle 18.00 alle 20:00 in occasione del Caffè delle RiparAzioni. Se vuoi venire in altri giorni e orari, scrivici per prendere appuntamento a scrivi@fareeco.it
Ti aspettiamo per ridurre rifiuti con un piccolo gesto!
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Fare Eco nel progetto FATA Comunità ad Arghillà
Fuoco, acqua, terra, aria e comunità sono i cinque elementi che corrispondono a cinque azioni strategiche di intervento del progetto FATA Comunità del Consorzio Ecolandia, realizzato con il sostegno dei fondi Otto per mille della Chiesa Valdese, nel quartiere di Arghillà, nella zona nord della città di Reggio Calabria.
Il ruolo di Fare Eco nel progetto FATA
Il Parco Ludico Tecnologico Ambientale di Ecolandia è il soggetto proponente del progetto in collaborazione con il Coordinamento di quartiere di Arghillà, il Polo di Prossimità ACE, l’ASD ARGHILLA’, l’Associazione FARE ECO e la cooperativa sociale ROM 1995.
La nostra associazione, in particolare, è stata coinvolta nelle fasi progettuali per fornire un supporto operativo per la gestione della Casa del riuso e partecipare allo studio di fattibilità per la creazione della Ricicleria di Comunità. L’intervento nasce per valorizzare il tema della salvaguardia ambientale, declinato secondo l’economia circolare ed il riutilizzo. La tradizione del recupero di beni usati, molto presente nella storia della nostra società, e nel quartiere di Arghillà in particolare, deve essere riorganizzata per favorire il protagonismo delle persone del quartiere affinché diventino promotrici di differenti iniziative di sviluppo e cura della realtà in cui vivono. In questo modo, si favoriscono anche l’aggregazione, la consapevolezza e la condivisione sui temi della difesa ambientale del proprio territorio.
Perché partecipiamo al progetto FATA
Siamo felici di fare parte di una rete di partner e realtà territoriali attive sul territorio che stimolano la rinascita del quartiere Arghillà con la sua comunità, valorizzando le persone che vivono una zona della città che ha ancora molto da raccontare. Gli obiettivi specifici e le azioni del nostro intervento sono:
- utilizzare strumenti digitali dedicati di facile e comune uso per tutti i cittadini in modo da poter mettere in contatto i soggetti interessati allo scambio. Un esempio è la promozione del gruppo Facebook Non si jetta nenti, in particolare la promozione della mappa della rete del riuso avviata sul sito www.fareeco.it dell’associazione Fare Eco, e/o di ulteriori gruppi analoghi, che ha consentito l’attivazione della buona pratica del riuso/riutilizzo gratuito di oggetti e materiali tra persone di uno stesso luogo, creando un risparmio collettivo tramite la riduzione dei rifiuti;
- promuovere e diffondere una cultura del riuso, del recupero e dello scambio di beni usati, diminuendo lo spreco e lo smaltimento di rifiuti spesso di oggetti ancora funzionanti e in buone condizioni;
- eventi ciclici e cadenzati di formazione, informazione oltre che di scambio e recupero di beni usati che possano essere di riferimento e di stimolo per i cittadini e offrano momenti di socialità e svago, potenziando l’Officina del Riuso attivata nel Parco Ecolandia;
- divulgare iniziative già attive sul territorio locale e nazionale in materia di ecologia, riduzione spechi, riuso e riciclo creativo con market solidali, centri di raccolta abiti usati, progetti ambientali innovatici, etc.
- valorizzare e promuovere le esperienze già presenti di cooperazione e impresa sociale già attive nel settore del riuso, del riciclo e dello smaltimento dei rifiuti al fine di favorire opportunità lavorative anche di soggetti fragili, vulnerabili e svantaggiati che possono trovare impiego nel settore;
- stimolare la regolarizzazione operatori dell’usato informali, attraverso la promozione di un albo degli operatori dell’usato, che possono conferire regolarmente presso i CCR, e creare/partecipare ad iniziative di libero scambio.